Spumante Rosè extra brut

ARTE, DESIGN E ARTIGIANATO
  • È un vino spumante Rosè di qualità, metodo classico prodotto dall’Azienda Agricola Vignalta
  • È ottenuto da uve Friularo, un vitigno autoctono delle campagne veneziane con una presenza certa nei vigneti della zona tra Monselice e Bagnoli da almeno 400 anni. <
  • Questa varietà dà il meglio di sé nelle zone più pianeggianti dove maturano la sua gradevole acidità e il profumo di aromi
  • Ha bouquet fragrante di agrume e profumo di pesca, coccolato dalle leggere note di crosta di pane….un accompagnamento perfetto per le grandi occasioni
  • La bottiglia è impreziosita da una perla montata su borchia in argento 925 realizzata a mano con la tecnica “a lume” una lavorazione antica utilizzata a Venezia sin dal XIII° sec.

50.00

Descrizione del prodotto

L’Azienda Agricola Vignalta si colloca in una zona di produzione che presenta una elevata complessità geologica e pedogenetica che conferisce al vino un carattere unico e peculiare.
L’area geografica di produzione si caratterizza anche per il clima temperato abbinato ad una ventilazione proveniente da nord-est che d’estate ha il positivo effetto di impedire il ristagno umido.
Il frutto ha una lunghissima fase vegetativa che gli consente di incontrare condizioni metereologiche più interessanti con importanti escursioni termiche tipiche delle fredde mattine autunnali.

Dopo l’elevage in tonneaux di rovere per 12 mesi prolunga il suo affinamento sui lieviti per altri 48 mesi nella cantina di proprietà scavata nella roccia dove la temperatura è costante tutto l’anno.

Questa condizione dona un perlage elegante con bolla finissima e persistente.

Dettagli & Informazioni

Abbinamenti: apprezzato come aperitivo, in abbinamento ai salumi, ottimo a tutto pasto con
risotti, frittura di pesce e carni bianche

Servizio: temperatura ottimale 6° in bicchieri che consentano di preservare l’effervescenza.

La coltivazione della vite in quest’area ha origini antichissime, se ne hanno tracce durante il periodo romano e prima dell’anno 1000, nonché una fitta documentazione datata tra il XII e il XIII secolo riferisce di pagamenti della decima alla Corte dei monaci Benedettini di Bagnoli con un terzo del vino prodotto in queste zone.

Per alcuni studiosi l’etimologia della parola “friularo” deriverebbe dalla radice latina “frigus” cioè freddo e “aro” cioè colui che fa. Questa denominazione sarebbe legata alla particolare vendemmia tardiva caratteristica di queste uve.

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